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La città POMPEI ANTICA è probabile che essa fosse in origine solo un nodo di traffico commerciale, un mercato dove si raccordavano tre strade importanti provenienti da Cuma, Nola e Stabia. Intratteneva rapporti commerciali con altri villaggi campani ma la posizione che occupava avrebbe favorito il suo ingresso nella storia del Mediterraneo. Il sottosuolo pompeiano ha restituito alla luce reperti di fattura etrusca come i sei frammenti di un bucchero campano con inscrizioni trovati sotto il tempio di Apollo, anche se antiche fonti letterarie testimoniano l'anteriorità della presenza greca sugli Etruschi. I Sanniti, successivamente, fecero di Pompei una città fortificata, fedele alle sue istituzioni civili e religiose, aperta alle influenze romane e greche. Nel corso del sec.A.C. mentre si completava il processo di romanizzazione, Pompei assunse il suo aspetto anche sotto il profilo urbanistico ed edilizio. Aumentavano, così, la ricchezza, la prosperità ed il lusso. Patrizi romani e pompeiani, infatti, gareggiavano nel farsi costruire lungo tutto il litorale partenopeo e nel centro cittadino, sontuose ville ricche di marmi, mosaici e pitture. Nel 62 d.C. un disastroso terremoto colpiva Pompei ed Ercolano ed al momento della catastrofe definitiva del 79 d.C. si stava procedendo al lavoro di ricostruzione degli edifici danneggiati proprio da quel sisma. L'eruzione vesuviana iniziata la mattina del 24 Agosto, coprì Pompei di lapilli per un'altezza di 26 metri. Essa durò fino al 28 Agosto con scosse di terremoto ed esalazioni di gas venefici, determinando la morte di circa 2000 persone su circa 10.000 abitanti.
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